NAPOLI: VIRGILIO MAGO...

Jun 16, 2022di MM Independent

NAPOLI: VIRGILIO MAGO…

Il Parco Vergiliano, situato ai piedi della collina di Posillipo, custodisce monumenti importanti non sempre conosciuti.

Al suo interno si possono visitare la Crypta Neapolitana, la tomba di Leopardi e la tomba di Virgilio.

Quest’ultimo, nato a Mantova nel 70 a.C. si trasferì a Napoli, passando per Roma, vivendovi molti anni fino alla fine dei suoi giorni nel 19 a.C.

Venne accolto con grande calore dai napoletani che lo elessero a “mago” protettore della città.

Si racconta di un Virgilio timido in amore, gentile, buono e sapiente…tanto da consigliare l’imperatore Augusto di costruire l’acquedotto del Serino, di attrezzare Napoli con pozzi, fontane, cloache e complessi termali. Infine, incoraggiò anche lo scavo per la grotta di Posillipo stessa.

Ma Virgilio, come ha fatto a diventare addirittura un mago?

Molte sono le leggende che lo coinvolgono...

La leggenda del nome di Castel dell’Ovo

Si narra che Virgilio abbia volutamente nascosto nei sotterranei del castello una gabbia di ferro appesa ad una trave di quercia con al suo interno una caraffa di vetro piena d’acqua, al cui interno permane in sicurezza un uovo incantato.

Ad oggi nessuno è stato in grado di trovarlo…ma si crede che l’uovo sia tenuto segreto perché amuleto fortunato per il castello stesso.

Se l’uovo dovesse venire toccato o peggio ancora rompersi, si provocherebbe la distruzione e il crollo del castello non che guai e calamità per Napoli e i napoletani…

A dare corpo a questa leggenda è un avvenimento del 1370 in cui una tempesta di libeccio molto forte si abbattè sul castello facendone crollare una parte. Storia vuole che il crollo aiutò la fuga del prigioniero condottiero longobardo Ambrogio Visconti che, approffittando della situazione, decise di evadere. Nella fretta di scappare, parrebbe aver urtato la famosa gabbia, provocando la rottura dell’uovo.

Ci volle la regina Giovanna I d’Angiò in persona per placare l’ira funesta della maledizione appena avviata, la quale decise di aggiustare e ricostruire l’uovo conservandolo in un vaso più robusto;

L’apertura della Crypta Neapolitana

La grotta, lunga 711 metri si dice essere stata scavata nel tufo da Virgilio stesso…in una sola notte, grazie ai suoi forti poteri magici;

La mosca d’oro

Di fronte ad un’invasione ingestibile di mosche, Virgilio creò una mosca d’oro magica che volando per il territorio uccise le nemiche fino a contrastare del tutto il problema;

L’arciere di bronzo

Virgilio eresse la statua di un arciere con l’arco teso verso il Vesuvio per controllarne le eruzioni e proteggere Napoli.

Purtroppo un contadino sbadato urtò la freccia che, andando a conficcarsi nel Vesuvio, fece riprendere l’attività vulcanica…

Il cavallo di bronzo

Per placare una brutta epidemia equina, il poeta fece erigere la statua di un fiero e bellissimo cavallo. La sua energia positiva aiutò a debellare la malattia...gli animali guarivano dopo avervi passeggiato intorno per tre volte;

Conservazione della carne

La vasta sapienza del poeta, lo racconta capace di conservare la carne macellata addirittura per sei settimane;

Il serpente pericoloso

Ci volle un sortilegio di Virgilio per fermare e uccidere un serpente che vagava per Napoli mordendo e strozzando bambini e giovani ragazzine, terrorizzando la popolazione;

Il pesciolino portafortuna

Per aiutare i pescatori in un momento di forte scarsità di pescato, Virgilio scolpì un pesciolino su una grossa pietra facendovi un incantesimo di pesca fortunata. Da quel giorno la pesca non fu mai più un problema;

Bonifica delle paludi

Virgilio aveva osservato che nelle zone paludose, vi era una concentrazione maggiore di malattie e odori terribili. Con i suoi poteri magici, il popolo napoletano si vide bonificare le paludi che vennero trasformate in giardini salubri.

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